Sabato 6 dicembre 2025 alle 16:00 – Piazza Sulis
Rileggere Don Chisciotte oggi, attraverso la poetica del Teatro dei Venti, mette in luce la possibilità di continuare ad agire nel mondo in modo corale. Risvegliare la potenza di ciascuna persona, affinché possa continuare a combattere le ingiustizie, aprirsi alla meraviglia, farsi carico delle fragilità. Insieme allo stupore creato dagli strumenti tipici del teatro di strada – trampoli, musica dal vivo, macchine teatrali – si porta nella tradizione l’innovazione di una scelta atipica: la parola poetica. Quello che affrontiamo insieme è dunque un viaggio onirico che sprona a tornare alle radici dei nostri desideri. Ciò per cui lotta Don Chisciotte, e che si riverbera anche in Sancho, è la possibilità di non rassegnarsi, di non abituarsi al male, con lo sguardo rivolto al futuro, che ha bisogno di tutta la nostra consapevolezza presente.
Il Teatro dei Venti
Gruppo teatrale attivo nella creazione di spettacoli e progetti che uniscono creatività e comunità per una efficace coesione sociale, nel 2025 il Teatro dei Venti compie vent’anni di storia. Ha sviluppato una ricerca artistica nel teatro per spazi urbani, con trampoli e scenografie mobili, che gli sono valsi diversi premi, tra i quali il Premio Ubu per l’allestimento scenico di Moby Dick nel 2019. Realizza progetti permanenti nelle Carceri che portano alla produzione di spettacoli, che debuttano nelle stagioni dei teatri ufficiali, come la Trilogia dell’sssedio, prodotta nelle Carceri di Castelfranco Emilia e Modena e presentata all’interno della Stagione 2024-25 di ERT / Teatro Nazionale, al Teatro delle Passioni di Modena. Con la Trilogia dell’assedio è candidato ai Premi Ubu 2025, categoria Progetti Speciali.
L’ultimo progetto in ordine di tempo è l’avvio dell’Accademia delle arti e dei Mestieri del Teatro nel carcere di Modena, con il sostegno del Ministero della Giustizia.
La storia del gruppo è raccontata nel “Utopie nel mezzo. Vent’anni del Teatro dei Venti pensando al futuro” edito da Titivillus, a cura di Giulia Alonzo, Oliviero Ponte di Pino e Salvatore Sofia, che è possibile acquistare su IBS e nei luoghi dove porta il propri spettacoli e progetti.
Ideazione, regia e drammaturgia Stefano Tè.
Testi Azzurra D’Agostino.
Con Alessandro Berardi, Oxana Casolari, Francesca Figini, Davide Filippi, Alice Mascolo, Cesare Trebeschi.
Musiche Igino L. Caselgrandi, Nicola Raccanelli.
Macchine Teatrali Dino Serra, in collaborazione con Paolo Romanini, Emanuela Savi, Chiara Pettenati.
Costumi e scenografie Maria Scarano – Atelier Polvere di Stelle.
Consulenza artistica Mario Barzaghi.
Assistenza alla regia Letizia Nurra
Progettazione audio Luigi Pascale, Tonino La Distruzione, Nicola Raccanelli.
Bozzetti costumi e macchine teatrali di F.M., detenuto della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, nell’ambito del progetto europeo AHOS All Hands on Stage.